bescadi Livio Toschi

La pesistica italiana si era fatta onore in campo internazionale già ai Giochi “intermedi” di Atene nel 1906, quando Tullio Camillotti aveva conquistato il secondo posto nell’esercizio con un braccio. Alle Olimpiadi da Anversa a Los Angeles (1920-1932) potevamo vantare 4 medaglie d’oro (Bottino nel 1920; Gabetti, Galimberti e Tonani nel 1924), 4 d’argento (Bianchi nel 1920; Gabetti nel 1928; Galimberti nel 1928 e 1932) e una di bronzo (Pierini nel 1932). Agli Europei ancora il pompiere Galimberti in evidenza: 2 partecipazioni e 2 secondi posti (nel 1930 e 1931).
Nel 1934 si disputarono in Italia sia il campionato europeo di lotta greco-romana (26-29 aprile, teatro Quirino in via delle Vergini a Roma), cui presero parte 87 atleti di 17 nazioni, sia quello di pesistica (10-11 novembre, teatro Giardino d’Italia in piazza Corvetto a Genova), che vide in pedana 33 atleti di 9 nazioni. Oltre a un prestigioso successo organizzativo, ottenemmo 2 medaglie di bronzo nella lotta, con Gozzi e Gallegati, e il titolo nel sollevamento pesi, grazie al piuma Attilio Bescapè.
L’atleta della Pro Patria e allievo di Giuseppe Merlin, nato a Sant’Angelo Lodigiano il 22 settembre 1910, si era classificato 5° all’Olimpiade del 1932, nonché 6° nel 1931 e 4° nel 1933 agli Europei. Fu poi 6° all’Olimpiade del 1936 e 2° al Mondiale del 1938, sempre nei piuma. Nella sua prestigiosa carriera indossò 14 volte la Maglia Azzurra e si aggiudicò 15 titoli italiani (l’ultimo nel 1949). Per il successo all’Europeo di Genova il CONI gli concesse la Medaglia d’Argento al Valore Atletico.
Ricordiamo gli altri 8 pesisti italiani in gara al Giardino d’Italia: il quarantenne Carlo Galimberti, 4° nei medi; Pierino Gabetti, 5° nei leggeri; Umberto Brizzi, Ercole Cella, Ferruccio Mamprin e Francesco Mercoli, tutti classificati al 6° posto; Leonida Lercari e Dionisio Berretta, che all’ultimo momento sostituì l’infortunato Giuseppe Tonani, ancora sulla breccia a 44 anni. Potevano gareggiare due pesisti per nazione in ciascuna delle 5 categorie: piuma, fino a 60 kg (8 concorrenti); leggeri, fino a 67,5 kg (6 C); medi, fino a 75 kg (7 C); medio-massimi, fino a 82,5 kg (5 C); massimi, oltre 82,5 kg (7 C). Tre gli esercizi: distensione, strappo e slancio a due braccia.
Grande sfida nei piuma tra Bescapè e Max Walter, che finirono alla pari, avendo sollevato entrambi 285 kg: 85+85+115 l’italiano, che migliorò il record nazionale di slancio; 80+90+115 il tedesco, che era più pesante e quindi dovette accontentarsi della medaglia d’argento. Terzo si classificò l’austriaco Franz Andrysek (282,5 kg). Che Walter fosse un degno avversario lo dimostrò conquistando il titolo continentale l’anno seguente e il 3° posto al Mondiale del 1937.
Nei leggeri vinsero a pari merito il francese René Duverger e l’austriaco Robert Fein (312,5 kg sollevati e stesso peso corporeo), nei medi si affermò il tedesco Rudolf Ismayr (347,5 kg), nei medio-massimi l’austriaco Fritz Haller (370 kg), nei massimi il cecoslovacco Vaclav Psenicka (385 kg). Duverger e Ismayr erano stati campioni olimpici nel 1932 e Psenicka medaglia d’argento, mentre Haller fu campione del mondo nel 1937. Va sottolineato che anche l’austriaco Hans Haas e il tedesco Kurt Helbig avevano vinto ex aequo la categoria leggeri all’Olimpiade di Amsterdam, come Fein (ancora lui) e l’egiziano Mohamed Mesbah all’Olimpiade di Berlino.
Nella classifica per nazioni la Germania (una medaglia d’oro, 3 d’argento, 2 di bronzo) s’impose sull’Austria (2, 1, 3) per 11 punti contro 10,5, calcolando 2,5 punti la vittoria a pari merito di Fein nei leggeri. Una medaglia d’oro a testa per Italia, Cecoslovacchia e Francia, ma a quest’ultima venne assegnato il quinto posto con 2,5 punti per il successo ex aequo di Duverger. La Germania si aggiudicò pertanto la Coppa Città di Genova.

Chiudiamo con una curiosità. Secondo la Fédération Internationale Haltérophile i 35 primati mondiali di pesi al 31 dicembre 1934 (7 esercizi per ognuna delle 5 categorie) appartenevano: 14 alla Germania (uno condiviso con l’Italia), 11 all’Austria, 5 all’Egitto, 3 alla Svizzera, 2 alla Francia. L’italiano Giuseppe Conca era primatista ex aequo con il tedesco Hans Wölpert nella distensione a due braccia, categoria piuma.