pignadi Livio Toschi

Nato a Modena l’8 agosto 1921, inizia l’attività pesistica nel 1947. Iscritto alla S.G. Panaro, si classifica 2° ai campionati italiani nel 1948 e 3° nel 1949, anno in cui debutta in Nazionale a Cagliari (Italia-Austria 3-3). Nel 1950, tra i leggeri (fino a 67,5 kg), vince il primo di 10 titoli assoluti e si piazza 3° all’europeo di Parigi. L’anno seguente con 307,5 kg è 2° ai Giochi del Mediterraneo di Alessandria d’Egitto e con 317,5 kg si aggiudica il 4° posto al campionato mondiale di Milano: essendo questo valido per la classifica europea, Pignatti conquista anche il titolo continentale. All’Olimpiade di Helsinki 1952 si classifica 9° e stabilisce i primati italiani di strappo (105 kg) e totale (325 kg). I suoi record nazionali sono in tutto 27.
Salito nella categoria dei medi (fino a 75 kg), agli europei è 3° nel 1953 a Stoccolma e 2° nel 1954 a Vienna. In occasione del campionato euro-mondiale 1954, allorché conquista anche il 5° posto nel mondo, la rivista federale “Atletica Pesante” scrive che Pignatti «ha superato tutte le più rosee previsioni, battendo di 15 kg il precedente primato dei tre esercizi (da 357,5 a 372,5)». Oltre al totale, a Vienna Ermanno migliora i primati nazionali di strappo (117,5) e slancio (147,5), uguagliando quello di distensione (107,5 kg).
Nel 1955 è 3° ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona. All’Olimpiade di Melbourne 1956 si aggiudica il bronzo: solleva 382,5 kg nei tre esercizi, come il polacco Jan Bochenek, ma lo supera perché pesa un etto meno del rivale.

Nel biennio successivo ottiene altri ottimi piazzamenti: nel 1957 a Teheran è 5° al campionato del mondo (380 kg nei tre esercizi e record italiano nello strappo), nel 1958 a Stoccolma è 4° al mondiale e 3° all’europeo, uguagliando nel totale il suo primato di Melbourne: 382,5 kg. Quindi coglie tre belle vittorie in Nazionale negli incontri con Finlandia, Francia e Austria, superate tutte 5-2 tra febbraio e luglio 1959. Durante la gara con la Francia solleva ancora 380 kg: non male per un atleta di 38 anni. Complessivamente vanta 22 presenze nella squadra azzurra.
Vince 10 titoli italiani assoluti: 2 nei leggeri e 8 nei medi (6 con la Panaro, 4 con le Fiamme Oro). I suoi migliori risultati nei medi sono: distensione 117,5 kg, strappo 122,5, slancio 147,5, tre esercizi 382,5. Nel 1959, con il G.S. Fiamme Oro (in cui gareggiano Mannironi, Masu, ecc.), conquista il titolo nazionale a squadre.

Ritiratosi dall’agonismo nel 1959, allena le Fiamme Oro fino al 1978 e la Nazionale di pesistica fino al 1984 (partecipa così a 7 Olimpiadi come allenatore), continuando poi a seguire – per incarico della Federazione – Norberto Oberburger.
Riceve la Medaglia d’oro FIAP nel 1953, il Premio Valens nel 1956, la Croce di Cavaliere al Merito della Repubblica nel 1958, la Medaglia d’argento della Riconoscenza (assegnata dalla Fédération Internationale Haltérophile et Culturiste) nel 1966, la Medaglia d’Onore al Merito Sportivo FILPJ nel 1982.Nel 1951 è vicepresidente della S.G. Panaro e dieci anni dopo presidente del Comitato Regionale del Lazio. Nel 1973, al termine di uno stage per arbitri tenuto a Olimpia, la FIH gli conferisce la tessera di “allenatore internazionale”. Nel 1978 conclude la carriera militare nel Corpo della Guardie di Pubblica Sicurezza con il grado di generale.
Si segnala a livello mondiale per le sue pubblicazioni tecnico-scientifiche. Nel 1991, in seguito al trasferimento del M.d.S. Stelvio Beraldo alla Federazione di Canottaggio, lo sostituisce nella direzione del Centro Studi della FILPJ. Il 19 febbraio 1993 è nominato vicepresidente del Settore Pesi.
Muore a Roma il 31 ottobre 1995.

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Pignatti sul podio all’Olimpiade di Melbourne 1956 con Bogdanovski (URSS) e George (USA)