di Livio Toschi
La Federazione Atletica Italiana, che era presieduta da Riccardo Barisonzo, nel 1933 cambiò il nome in Federazione Italiana Atletica Pesante. Aveva sede nello Stadio del Partito Nazionale Fascista e gestiva i due stili di lotta, il sollevamento pesi e, dal 1931, anche la lotta giapponese.
Nel 1934 il campionato italiano di pesistica si disputò in due prove: la prima il 15 aprile a Genova e la seconda il 30 settembre a Modena. Cinque erano le categorie, tre gli esercizi. Si affermarono: Attilio Bescapè, della S.G. Pro Patria (piuma, 60 kg); Ercole Cella, anche lui della Pro Patria (leggeri, 67,5 kg); Leonida Lercari, della Fratellanza Sestrese (medi, 75 kg); Carlo Galimberti, del G.S. Civici Pompieri (medio-massimi, 82,5 kg); Giuseppe Tonani, del G.S. Oberdan (massimi, +82,5 kg).
Quello stesso anno ebbe luogo il primo campionato di pesistica a squadre (il primo di lotta GR si era disputato nel 1933). In verità già nel 1905 l’Avv. Camillo Tacconis aveva ideato un torneo a squadre di sollevamento pesi «con assegnazione di un titolo ufficiale nazionale da parte della FAI». Secondo il regolamento della Coppa Tacconis, il trofeo sarebbe stato definitivamente aggiudicato al club che avesse raggiunto per primo tre vittorie nella competizione. Fu il Club Sport Audace di Torino, in cui eccelleva Miro Gamba, a conquistarlo grazie ai successi del 1905, 1906 e 1908, interrotti nel 1907 dalla S.G.L. Cristoforo Colombo di Genova, guidata da Stanislao Ruggeri.
Ma torniamo al campionato a squadre del 1934. Organizzato dal G.S. Guglielmo Oberdan, si disputò il 1° luglio al teatro del Littorio in via Cadamosto a Milano. I premi per ogni categoria consistevano in una medaglia d’oro (diametro 20 mm) con castone più diploma al primo classificato, una medaglia vermeil al secondo e una d’argento al terzo. Le squadre migliori avrebbero ricevuto delle coppe.
Il successo andò al G.S. Civici Pompieri di Milano (non erano ancora “ufficialmente” Vigili del Fuoco), i cui atleti sollevarono in totale 1.420 kg. «Vittoria in parte prevista – scriveva La Gazzetta dello Sport – perché i vigili del fuoco della nostra città potevano contare su un Mamprin quanto mai preparato, su Novelli, sul valoroso Galimberti, sul poderoso Mercoli. Unico punto debole il piuma Biondi. Novelli, Mamprin e Galimberti hanno infatti strappata la vittoria individuale di categoria, Mercoli è stato secondo nei massimi, mentre solo Biondi è stato sesto nei piuma».
Al 2° posto si classificò il G.S. Oberdan (1.372,500 kg), al 3° la S.G. Pro Patria (1.347,500 kg), al 4° la S.G. Sampierdarenese, al 5° la seconda squadra dell’Oberdan, al 6° la seconda squadra della Sampierdarenese, al 7° il G.S. Pompieri di Varese. La Società Varesina di Ginnastica e Scherma si ritirò durante la gara, mentre la Fratellanza di Modena – sebbene iscritta – non vi partecipò perché poteva schierare solo tre pesisti. Bescapè, della Pro Patria, eguagliò il record nazionale di strappo a due braccia della categoria piuma (appartenente a Gabetti), alzando 90 kg.
Nel campionato a squadre 1935 si affermarono ancora i Civici Pompieri di Milano (2. Pro Patria, 3. A.S.S.I. Milano), nel 1936 vinse l’A.S. Sindacati dell’Industria (2. Audace di Roma, 3. S.G. Sampierdarenese), nel 1937-38-39-40 la Pro Patria, nel 1942-43 il 52° Corpo dei Vigili del Fuoco (ossia quelli di Milano), mentre nel 1941 il campionato non si disputò.
L’anno 1934 si chiuse per il sollevamento pesi con la disputa del primo campionato europeo nel nostro paese. Il 10-11 novembre, al teatro Giardino d’Italia a Genova, salirono in pedana 33 atleti di 9 nazioni. Oltre a un prestigioso successo organizzativo, ottenemmo il titolo continentale grazie al piuma Bescapè: il pupillo di Giuseppe Merlin prevalse per il minor peso sul tedesco Max Walter, avendo alzato ambedue 285 kg in totale.
