L’ITA, l’international Testing Agency, ha pubblicato ieri, 24 giugno, il report conclusivo riguardo le violazioni anti-doping interne all’IWF avvenute tra il 2009 e il 2019. Tre sono i principali personaggi messi sotto accusa in questo scandalo della pesistica internazionale: Tamás Aján, che si è dimesso l’anno scorso dopo 44 anni da segretario generale e, soprattutto, presidente della Federazione internazionale di sollevamento pesi (IWF); il vicepresidente dell’IWF, il rumeno Nicu Vlad; e il turco Hasan Akkus, attuale Presidente della Federazione Europea di Pesistica Olimpica (EWF) e membro del comitato esecutivo dell’IWF. In seguito all’indagine, che segue quella del documentario della TV tedesca di gennaio 2020 e il successivo Report McLaren, sul capo di Ajan, Vlad e Akkus, pendono accuse gravissime di natura legale, etica e professionale.

Immediata la reazione della Federazione Inglese, che si dice delusa dalla notizia che arriva a distanza di poche settimane del Congresso Continentale, in cui erano state fermamente smentite tutte le accuse: la BWF chiede urgentemente “al Presidente Akkus di dimettersi con effetto immediato o di farsi da parte volontariamente fino alla conclusione del caso” scrive senza mezzi termini “alla luce delle accuse e per difendere l’integrità dello sport”.

Immediata anche la reazione di Antonio Urso, Presidente della Federazione Italiana di Pesistica, Presidente dell’EWF fino ad aprile scorso e attualmente Presidente Onorario, che da sempre ha denunciato le malefatte interne all’IWF. Urso chiede le dimissioni immediate di Akkus, per dare una risposta al CIO, soprattutto considerato lo stato in cui versa, in termini di reputazione, la Pesistica Olimpica. “Ad aprile, quando sono state tenute le elezioni, l’alternativa alla scelta poi fatta, c’era e con grande dispiacere devo constatare che è stata intrapresa un’altra volta la strada sbagliata. Adesso non abbiamo più possibilità: la prossimità con i Giochi Olimpici segna un ‘dentro o fuori’ in vista delle Olimpiadi di Parigi e di tutto il futuro della disciplina.
Adesso il Comitato Esecutivo EWF deve prendere delle misure drastiche, deve alzare l’asticella in termini di governance e di etica, per dare una risposta chiara al CIO. Dobbiamo ricostruire la reputazione del Sollevamento pesi, gravemente offuscata, se vogliamo garantire un futuro a questa disciplina”.